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Rientro non controllato in atmosfera del satellite NASA “UARS” con possibile caduta di frammenti sul territorio lombardo. PDF Stampa E-mail

COMUNICATO PER I SINDACI

 

OGGETTO: Rientro non controllato in atmosfera del satellite NASA “UARS” con possibile caduta di frammenti sul territorio lombardo.

 

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Si informa che questa mattina a Roma si è riunito il Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale in seguito alla notizia diffusa dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Italiana del rientro incontrollato in atmosfera del satellite UARS.
UARS è un satellite dismesso, di proprietà NASA, che rientrerà negli strati più densi dell’atmosfera entro le prossime 36 ore; al momento si ipotizza una sua frammentazione, a 78 km di quota, in almeno 26 componenti, per un totale di 536 kg, che raggiungeranno il suolo distribuendosi lungo la traiettoria su di un arco di circa 800 km.
Il frammento più massiccio, di alluminio, potrebbe avere una massa di 158 kg e potrebbe raggiungere la superficie terrestre con una velocità di 158 km/h; sono inoltre previsti 15
componenti in titanio, con masse tra 0,6 e 61 kg e velocità di impatto, rispettivamente di 386 e 232 km/h, ed infine 3 componenti in berillio, con masse di 1 e 3 kg e velocità d’impatto rispettivamente di 66 k e 281 kg/h.

Tutti gli oggetti dovrebbero colpire la superficie perpendicolarmente, precipitando cioè lungo la verticale.

 

Le Agenzie preposte ipotizzano al momento due possibili diversi scenari evolutivi:

 


Il primo tracciato potenzialmente a rischio per l’Italia corrisponde ad un intervallo di possibile caduta dei frammenti compreso tra le 21.25 e le 22.03 (ora italiana) di venerdì 23 settembre 2011. In questo caso le regioni interessate sono: Liguria, Emilia Romagna (parte), Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia (parte).

 

Il secondo tracciato potenzialmente a rischio per l’Italia corrisponde ad un intervallo di possibile caduta dei frammenti compreso tra le ore 3.34 e le 4.12 (ora italiana) di sabato 24 settembre 2011 e comprende le Regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia (parte nord-orientale).

 

Al fine di monitorare l’evolvere della situazione in tempo reale e per meglio intervenire in caso di necessità, a livello centrale si è stabilito:

  • che il Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale rimanga attivo fino alla fine dell’evento;
  • che presso lo stesso venga istituito un Tavolo tecnico con funzioni di analisi scientifica e di supporto al Comitato Operativo;
  • che le Regioni attivino apposite strutture operative e tengano i contatti con i Sindaci;
  • che la Protezione civile nazionale divulghi dei bollettini (note informative) in merito all’evoluzione della situazione.

 

In forza di tali decisioni Regione Lombardia:

  • ha attivato un rinforzo della propria Sala Operativa di Protezione Civile e del relativo Call Center (numero verde 800-061.160), che provvederanno a tenere informati i Sindaci;
  • ha trasmesso un’informativa di pre-allertamento alle Province e alle componenti del sistema sanitario regionale.

 

I signori Sindaci, quali Autorità di Protezione Civile (Leggi 225/92 e 265/99), sono tenuti ad informare la popolazione del proprio territorio circa l’evento in corso; a tal fine si forniscono alcune indicazioni:

  • sono state definite la forma e le dimensioni dei frammenti. L'oggetto più grande (158 kg) avrà una superficie di circa un metro quadrato;
  • è stato valutato l'effetto sulle strutture. Una prima elaborazione indica che un normale solaio in cemento armato non resiste all'impatto dell'oggetto di massa maggiore. Si sta effettuando una valutazione anche rispetto ai danni che l'impatto potrebbe provocare sul secondo solaio. Una regola di corretta prudenza indica che una persona si posizioni in vicinanza di murature portanti anche se è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture;
  • i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
  • i frammenti avranno temperature elevate, ma non necessariamente incandescenti; è comunque esclusa ogni componente radioattiva;
  • l'Aviazione civile predisporrà un documento che segnalerà la possibilità di tale evento con l'interdizione del volo nelle aree interessate;
  • è consigliabile non stare esposti in luoghi aperti negli orari di maggiore pericolosità.

 

Seguiranno ulteriori informazioni più dettagliate nelle prossime ore.

 

Tutte le informative sono pubblicate su:

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/evidenza.wp;jsessionid=F872BA0B3DDA52744C13F038CF249DC8

www.allerte.protezionecivile.regione.lombardia.it

Comunicato n.1 del 22 settembre 2011 – ore 17.30